Quella che oggi viene chiamata Piazza Nuova (un tempo conosciuta come Piazza Felice Cavallotti) in realtà costituiva originariamente il primo nucleo abitativo di Gualtieri.
Essa si presenta in forma triangolare, su due dei tre lati si affacciano le vecchie case a schiera, quelle del lato nord sono più antiche, risalgono infatti al Medioevo.
Il pozzo pubblico
Nella piazza antistante la chiesa l´architetto Fattori fece erigere il monumentale Pozzo Pubblico. Nel 1765 l’ingegnere della corte ducale modenese Francesco Vandelli ordinò la chiusura dei pozzi delle case dal lato nord della piazza, presso l’argine maestro, per timore di inquinamento delle falde e per evitare la formazione dei fontanazzi. Venne quindi costruito un pozzo unico ad uso della comunità, su progetto del gualtierese GB Fattori, a forma di tempietto, in stile neoclassico con base ottagonale.
Chiesa di S. Andrea
La chiesa dedicata a Sant’Andrea, patrono di Gualtieri assieme a Sant’Alberto, fu fondata originariamente tra l’800 e il 900 come cappella soggetta alla parrocchiale,
E’ in questa chiesa che, nel 1561, il Consiglio Comunale fa dono al marchese Cornelio dei terreni da bonificare, in cambio il Bentivoglio dona alla chiesa il campanile, tuttora visibile.
Nel 1613 la parrocchia viene spostata nella chiesa della Beata Vergine della Neve, in Sant’Andrea arrivano, invitati dallo stesso marchese Ippolito, i frati francescani, e, dove ora sorge la casa di riposo Felice Carri, fu realizzato il convento.
A differenza della prima costruzione, il nuovo edificio ha pianta centrale ottagonale e integra al suo interno il campanile del Bentivoglio. All’interno, affrescato nei toni del rosa, del giallo e dell’azzurro, troviamo sei cappelle laterali speculari all’altare maggiore. Di fronte all’ingresso principale troviamo l’altare, alle sue spalle il coro in noce.
La fine del ‘700 coincide con la nuova decadenza di Sant’Andrea. Lo spazio della chiesa venne diviso a metà da un muro e uno dei due lati venne adibito a fienile. Nel 1916 per iniziativa di Mons. Anselmo Mori iniziarono i lavori di restauro della chiesa che venne interamente ripavimentata.
La casa di riposo Felice Carri
Il commissario alle acque e strade Felice Carri (1742 – 1799), ricco proprietario e benefattore, acquistò nel 1781 il Convento Francescano (presso la Chiesa di Sant´Andrea) precedentemente soppresso, per trasformarlo in ospedale ed ospizio per mendicanti. L’opera del Carri durò dal 1781 al 1799, alla sua morte il commissario donò 76 biolche di terreno all’ospedale e le restanti ricchezze ai poveri del paese. E’ in questo luogo, ai tempi “ospedale di mendicità”, che morì il 25 maggio 1965 Antonio Ligabue.