Gualtieri
è il momento di iniziare l'avventura
Sotto sono riportati i luoghi simbolo di Gualtieri con la loro storia.
Piazza Bentivoglio
La piazza si prospetta come un quadrato perfetto nel quale convergono tre strade che rispettivamente guardano alla facciata principale del palazzo, alla chiesa della Beata Vergine della Neve e alla torre civica.
Palazzo Bentivoglio
Fu eretto tra il 1594 e il 1600 da Ippolito, che vi inglobò la "Casa Vecchia" del padre Cornelio. In origine l'edificio era costituito da quattro facciate in cotto lunghe 90 metri, uguali a quelle visibili oggi. Negli angoli della pianta quadrangolare si innalzavano quattro torri; si pensava che il palazzo potesse essere circondato da un fossato, ma la pavimentazione originaria della piazza, formata da mattoni posti di costa a spina di pesce e visibile in uno scavo nel giardino antistante il palazzo, smentisce questa ipotesi.
Torre Civica
La torre civica, coi suoi 44 metri d’altezza, segnala, a chi giunge da fuori, il centro della città. Venne progettata dall’Aleotti come passaggio preferenziale e porta d’onore verso la Piazza Bentivoglio. L’attuale corso Vittorio Emanuele, che si conclude sotto la torre, collega il vecchio centro medievale, ovvero Piazza Nuova, con il “nuovo” centro rinascimentale.
Teatro Sociale di Gualtieri
Il Teatro Principe nasce nel 1725, quando G.B. Fattori, facendosi portavoce di una compagnia di attori dilettanti locali, chiede al Comune la possibilità di realizzare un teatro all’interno del palazzo, nelle stanze occupate in quel momento dal chirurgo.
Chiesa Parrocchiale Santa Maria delle Nevi
Nel 1608 fu trasferito il titolo di parrocchiale dall’antica chiesa di Sant’Andrea alla chiesa dedicata a Santa Maria della Neve situata in piazza Bentivoglio; quest’ultima fu costruita per volere del marchese Ippolito Bentivoglio sopra a un edificio già esistente, il primo edificio probabilmente era stato ordinato dal padre Cornelio e la sua funzione doveva essere quella di cappella gentilizia, quindi strettamente legata al palazzo, probabilmente avrebbe dovuto costituire il mausoleo di famiglia.
Chiesa dell'immacolata Concezione
La chiesetta si affaccia su una piccola piazza che si affaccia su corso Vittorio Emanuele, a metà strada tra le due piazze principali e di fronte in linea d’aria a Villa Torello – Malaspina – Guarienti. Il legame fra la Confraternita e i Bentivoglio era abbastanza stretto essendo la prima molto vicina ai nobili della corte, a tal punto che la stessa Marchesa ne fece parte.
Piazza Nuova
uella che oggi viene chiamata Piazza Nuova (un tempo conosciuta come Piazza Felice Cavallotti) in realtà costituiva originariamente il primo nucleo abitativo di Gualtieri.
Essa si presenta in forma triangolare, su due dei tre lati si affacciano le vecchie case a schiera, quelle del lato nord sono più antiche, risalgono infatti al Medioevo.
La Bonifica Bentivoglio-Enza
Il turista, come pure il cittadino, si meraviglia davanti alla bella Piazza Bentivoglio e al Palazzo, osserva il fiume che, ora minaccioso, ora placido, scorre poco distante. Se tornassimo indietro di alcuni secoli, ci troveremmo invece immersi nella fanghiglia, nella ricerca di terreni utili e fertili da coltivare, scappando da peste e malaria…già perché prima del 1560 tutta la zona a sud del Po, compresa tra l’Enza e il Secchia era soggetta ai capricci dei fiumi non ancora arginati e invasa da paludi ed acquitrini.
Villa Torello-Malaspina-Guarienti
Inizialmente coincideva con l’antico castello del vescovo di Parma, in seguito divenne residenza di villeggiatura degli stessi vescovi, per poi passare ai Trivulzio ed infine ai Torello che ne diventarono proprietari nel XVI sec. In questo periodo l’edificio prende il nome di Palazzina Torello.
La Golena di Gualtieri
Gran parte della golena di Gualtieri, il territorio che si estende tra l’alveo del fiume Po e l’argine maestro, è occupata dalle piantagioni di pioppo cipressino, varietà appositamente importata, che serve all’industria del compensato.
Pieve Saliceto
L’importanza storica della frazione è legata alla presenza di un’antica chiesa plebana, che esisteva già all’epoca in cui Brescello fu sede vescovile dal 389 al 603 d.C., il territorio della frazione è stato bonificato grazie all’opera dei monaci benedettini.
Santa Vittoria
Santa Vittoria sorgeva nei punti più alti di un’ampia zona valliva all’interno di un’estesa zona paludosa. Attorno al 1200 nell’attuale frazione c’era soltanto, vicino al Crostolo, un piccolo insediamento di pescatori di gamberi: Gambararia è il primo nome di Santa Vittoria.